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giovedì 20 giugno 2013

"Spostati, mi fai ombra".
Non sono un fan di Diogene di Sinope, ma c'è un aneddoto che me lo rende "un Grande", un luminoso cane sciolto. Infami, cornuti e lacchè di tutto il mondo dovrebbero imparare da quel cane senza padrone.
Diogene di Sinope e Alessandro Magno
Armando Torno, 10 agosto 2011, Corriere della Sera
"Difficile immaginare due uomini più distanti di Diogene e Alessandro. Eppure si incontrarono diverse volte, se dovessimo prestare fede a quanto scrive il Laerzio. E non si scontrarono, anzi. Un loro dialogo vale più di tante filosofie e lo riferiamo con le parole di Plutarco: «Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, all' udire tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un poco da terra e guardò in volto Alessandro; questi lo salutò affettuosamente e gli domandò se aveva bisogno di qualcosa, che potesse fare per lui. "Scostati un poco dal sole", rispose il filosofo». Insomma, non farmi ombra. Il discorso prosegue: «Dicono che Alessandro fu molto colpito e ammirato dalla fierezza e dalla grandezza di quell' uomo. Al ripartire, mentre intorno a lui la gente derideva Diogene e se ne faceva beffe, egli disse: "Io invece se non fossi Alessandro vorrei essere Diogene"».


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