Picnic a -20
"Pomeriggio faremo un picnic in una dacia fuori San Pietroburgo" disse Vladimir durante la riunione.
"Mi sta prendendo in giro" pensai, poi lo guardai in faccia "a -20°C?".
Sorrise furbo, ma non rispose. Dopo la riunione, però, si fermò ad un supermercato per fare la spesa.
Verso le due arrivammo in una vecchia dacia (appartenuta a un ex ammiraglio della flotta sovietica) acquistata pochi anni prima da Ivan, l'amico artistico di Alexander, il socio di Valdimir.
In cinque o sei avevano già liberato alla bell'e meglio un angolo del giardino e piazzato una griglia su cui ballavano dei pesci.
Erano le quattro del pomeriggio, ma era gia buio (e loro erano, diciamo così, allegri).
Alexander mi disse con tono didattico:"Vodka senza birra? Soldi sprecati! Birra senza vodka? Soldi sprecati!". Andammo giù duro, per ore, a bere senza posa.
Quando il mio livello alcoolico ebbe superato il primo livello Ivan, guardando com'ero vestito, scuotendo la testa, andò a prendere uno dei suoi tulùp (montone rovesciato) e un paio di valenki (stivali di feltro). Così agghindato (non lo sapevo ancora) mi stavo preparando a camminare... sull'acqua.
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