Hinmaton Yalaktit da "Il Guado"
5 ottobre 1877, Bear Paw, Montagne Rocciose.
Discorso di resa di Yinmaton Yalaktit, Capo dei Nasi Forati.
Discorso di resa di Yinmaton Yalaktit, Capo dei Nasi Forati.
Da Cap.4 "Uncle Tom" (Scena:
Bear Paw, Montagne Rocciose; 5 ottobre 1877; Personaggi: Yinmaton
Yalaktit e diversi capi Nez Percés; Gen. Oliver Otis Howard e Ufficiali
dell'Esercito degli Stati Uniti)
Yinmaton Yalaktit |
Quando il sole riuscì a dissolvere la bruma del mattino, il tenente O’Shea potè vedere il teatro di battaglia. Al Bear Paw i pochi guerrieri superstiti si preparavano ad affrontare le truppe del generale Miles. Ma lui sapeva che l’artiglieria da montagna sarebbe arrivata presto, e con essa sarebbe arrivata la fine dei Nez Percés. La battaglia cominciò nel pomeriggio. I guerrieri Nez Percés riuscirono a respingere Miles, ma nei giorni successivi gli Howitzer e una terribile bufera di neve misero fine, a poche miglia dalla salvezza dal confine con il Canada, alla lunga marcia del Grande Capo Hinmaton Yalaktit e della sua gente.
Il 5 di ottobre il Grande Capo Hinmaton Yalaktit si arrese al generale Howard.
Il tenente O’Shea era riuscito a non ricongiungersi, per cinque giorni, con le truppe del Generale, ma sapeva perfettamente cosa stava accadendo.
Il Grande Capo Hinmaton Yalaktit arrivò allo Stato Maggiore del generale Howard quando il sole era alto sulle montagne. Quando entrò nella tenda, il Generale e il suo Stato Maggiore si alzarono in piedi, scattando sull’attenti.
Il Grande Capo Hinmaton Yalaktit depose il suo arco, le frecce e il pugnale ai piedi del generale Howard, poi con voce rotta dalla fatica disse: «Sono stanco di combattere, i nostri capi sono tutti caduti, Looking Glass è morto, Toolhulhulsote è morto. Tutti gli anziani sono morti. Ora i giovani diranno sì o no. Quello che guidava i giovani è morto. È freddo e non abbiamo coperte. I bambini muoiono di freddo. Alcuni della mia gente sono fuggiti nelle montagne e sono senza coperte e senza cibo. Nessuno sa dove siano, forse stanno morendo di freddo. Vorrei aver tempo per cercare i miei bambini e vedere quanti ne posso ancora trovare. Forse li troverò fra i morti. Ascoltatemi, Capi! Sono stanco, il mio cuore è malato e triste. A cominciare da dove ora è il sole, io non voglio più combattere».
Il 5 di ottobre il Grande Capo Hinmaton Yalaktit si arrese al generale Howard.
Il tenente O’Shea era riuscito a non ricongiungersi, per cinque giorni, con le truppe del Generale, ma sapeva perfettamente cosa stava accadendo.
Il Grande Capo Hinmaton Yalaktit arrivò allo Stato Maggiore del generale Howard quando il sole era alto sulle montagne. Quando entrò nella tenda, il Generale e il suo Stato Maggiore si alzarono in piedi, scattando sull’attenti.
Il Grande Capo Hinmaton Yalaktit depose il suo arco, le frecce e il pugnale ai piedi del generale Howard, poi con voce rotta dalla fatica disse: «Sono stanco di combattere, i nostri capi sono tutti caduti, Looking Glass è morto, Toolhulhulsote è morto. Tutti gli anziani sono morti. Ora i giovani diranno sì o no. Quello che guidava i giovani è morto. È freddo e non abbiamo coperte. I bambini muoiono di freddo. Alcuni della mia gente sono fuggiti nelle montagne e sono senza coperte e senza cibo. Nessuno sa dove siano, forse stanno morendo di freddo. Vorrei aver tempo per cercare i miei bambini e vedere quanti ne posso ancora trovare. Forse li troverò fra i morti. Ascoltatemi, Capi! Sono stanco, il mio cuore è malato e triste. A cominciare da dove ora è il sole, io non voglio più combattere».
Dopo di ciò si copri il viso con la coperta e iniziò a piangere sommessamente.
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