Marguerite Yourcenar, da "Le memorie di Adriano"
Dalle "Memorie di Adriano", di Margherita Yourcenar, 1951.
"Sono
pochi gli uomini che amano viaggiare a lungo; è una frattura continua
di tutte le abitudini, una smentita inflitta incessantemente a tutti i
pregiudizi.
Ma io facevo di tutto per non avere alcun pregiudizio, e
pochissime abitudini.
Apprezzavo
la delizia di un letto soffice, ma anche il contatto, l’odore stesso
della terra nuda, le disuguaglianze di ogni segmento delle circonferenze
del mondo.
Ero avvezzo alla varietà degli alimenti, all'orzo britannico e ai frutti africani.
Un giorno mi capitò di assaggiare perfino la selvaggina semiputrefatta, considerata una ghiottoneria presso certe tribù germaniche: la rigettai con disgusto ma l'esperienza fu tentata".
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