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martedì 16 luglio 2013

"Marò/1".
La Svizzera ci ha messo 700 anni, con gradualità e libera scelta, per diventare quella che è.
Nel 1271 i tre Cantoni originari: Uri, Schwyz e Unterwalden si unirono sulla base di tre principi ben precisi. 1° Mutuo soccorso in caso di attacco esterno (Asburgo). 2° In caso di lite il giudizio del terzo era inappellabile. 3° Non ingerenza negli affari interni altrui.  


Quest'Europa dei mille divieti ridicoli che perde tempo dietro a stupidaggini surreali (sigarette al mentolo, bottigliette di olio d'oliva,...) e non è capace di affrontare i grandi temi della nostra epoca (disoccupazione, immigrazione, povertà, salvaguardia dell'ambiente,...) lascia esterrefatti.
Così com'è, quest'UE è un osso progettato per politicanti, burocrati, multinazionali, banche e speculatori. Questa non è l'Europa della gente.

E i Marò che c'entrano? C'entrano, c'entrano.

Nostri... di chi? Nostri... degli italiani? Nostri... degli europei?
Che parli italiano, schwyzertüütsch, deutsch, français o rumauntsch, uno svizzero si dichiarerà, innanzitutto, svizzero, al di là di lingua e ceppo etnico.
Il pescatore di merluzzi delle Lofoten, quello di sardine delle Azzorre, il pecoraio dei pirenei, l'alpigiano della Carinzia, il viticoltore della Loira non diranno mai: "I nostri marò". Penseranno, e diranno: "... quei soldati italiani". Ed è logico, e giusto, che sia così.  Il senso di appartenenza, lo spirito di comunità, l'etica del servizio non nasce così, dall'oggi al domani, per decreto e per far ingrassare le poltrone a cui politicanti e burocrati d'UE si abbarbicano. 

 

Chi lo ha eletto? Quando e dove è stato eletto? Per quanto tempo? Per quale programma? Quanto guadagna? Quanto ci costa? Cosa ha fatto da quando è stato messo su quella poltrona? Quanto ci costano tutti quei seggi vuoti di quel deserto parlamento europeo?

3 commenti:

  1. Ciao Rino! Volevo commentare il tuo post. A mio giudizio, l'Unione Europea è nata per unire le diversità. Mi spiego meglio. Il senso dell'Unione non è quello di far venir meno le peculiarità nazionali e le differenze, ma quello di unire le differenze sotto un'egida comune. Sono i nostro marò, appunto, quelli Italiani, ma, in virtù della sua esistenza, anche l'Unione avrebbe dovuto difenderli.
    Comunque, ogni stato federale ha come fine quello di preservare le varie differenze, e, nello stesso tempo, di unirle. Può sembrare una contraddizione, ma non lo è. E questo lo dico al di là dello critiche che ho mosso all'inazione europea su vari fronti.

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    1. Grazie per il commento. Rispetto la tua idea, io sono per l'Europa, ma non per la "piega" che ha preso questa Europa. E, da quel che sento, la pensa così sempre più gente. Spero (per il futuro delle prossime generazioni)di sbagliarmi.

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