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sabato 11 febbraio 2012

Vitaliano Brancati: La Sicilia e l'Ingiustizia.
(Scena: Casa Castorini a Catania; Tempi: primi del novecento; Personaggi: Michele Castorini (il padre: malfermo di salute, acuto e riflessivo) e Paolo "il caldo" (il figlio: carnale e "leggero").
"Così tuo nonno, quando va a visitare i poderi di Lentini, diventa verde di dolore se vede dieci arance buttate giù dal vento, ma scherza allegramente sul suo mezzadro che cammina ad angolo retto, colla testa all'altezza del sedere, appesa all'estremità del dorso, come la lanterna all'estremità di una trave orizzontale, sicché i suoi occhi precedono di un metro i piedi e, se guardano in basso, non vedono nessun segno della persona a cui appartengono, come se vagassero librati in aria... dipinti su un palloncino...[...]
E tuo nonno si diverte a posargli tutt'e due le mani aperte nel dorso come sulla tastiera di un pianoforte. [...] "Don Giovanni, se vi stendono una tovaglia sopra, avete posto per quattro coperti" E ride senza malizia. E il mezzadro ride anche lui, sussultando come un asinello...".

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