I Buddha di Bamijan.
Cap.8 "Kaos"
(Scena: A Montallegro, nei pressi di Agrigento; Tempi: attuali; Personaggi: il generale Bellodi (il capitano
Bellodi... ormai in pensione) di Leonardo Sciascia ne "Il giorno della
civetta" e Don Sebastiano Arena "nipote immaginario" di Don Mariano
Arena).
Il Generale apprezzava biscotti, zibibbo e discorsi.
«Signor Generale, il mondo è diventato piccolo e i problemi degli altri sono anche i nostri problemi, inutile far finta di non vedere. Quella gente va aiutata a casa loro, senza sradicarli dai loro affetti: gli uomini non sono oggetti che si possono spostare da una stanza all’altra come si vuole. E a questo dovrebbe pensare l’ONU. Bisognerebbe rispettare le loro risorse, lasciare parte dei profitti nelle loro terre, ai loro popoli, assicurare commerci equi, imporre il rispetto dei diritti umani, anche per quelli che devono ancora nascere, limitando la crescita demografica, combattere la corruzione, instillare in loro il senso del futuro e della progettualità, aiutarli a sviluppare gli occhi della mente, far superare il concetto di tribù per farli approdare a quello di Nazione. In poche parole bisognerebbe cambiare la loro mentalità, la loro visione della vita… il che significa, e ritorniamo al punto di partenza, esportare la de-mo-cra-zi-a, il nostro modello. Sì, bisogna esportare la democrazia, ma non con la guerra. Bisogna farlo con l’esempio, non rapinandoli ma aiutandoli. Ne siamo capaci. Se vogliamo, possiamo esserne capaci».
«Signor Generale, il mondo è diventato piccolo e i problemi degli altri sono anche i nostri problemi, inutile far finta di non vedere. Quella gente va aiutata a casa loro, senza sradicarli dai loro affetti: gli uomini non sono oggetti che si possono spostare da una stanza all’altra come si vuole. E a questo dovrebbe pensare l’ONU. Bisognerebbe rispettare le loro risorse, lasciare parte dei profitti nelle loro terre, ai loro popoli, assicurare commerci equi, imporre il rispetto dei diritti umani, anche per quelli che devono ancora nascere, limitando la crescita demografica, combattere la corruzione, instillare in loro il senso del futuro e della progettualità, aiutarli a sviluppare gli occhi della mente, far superare il concetto di tribù per farli approdare a quello di Nazione. In poche parole bisognerebbe cambiare la loro mentalità, la loro visione della vita… il che significa, e ritorniamo al punto di partenza, esportare la de-mo-cra-zi-a, il nostro modello. Sì, bisogna esportare la democrazia, ma non con la guerra. Bisogna farlo con l’esempio, non rapinandoli ma aiutandoli. Ne siamo capaci. Se vogliamo, possiamo esserne capaci».
Buddha di Bamijan |
Il Generale lo guardò con dichiarato affetto.
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