Anni fa, a Efeso, rimasi estasiato, ammutolito, di fronte alla biblioteca di Gaio Giulio Celso. Resta solo la facciata, ma basta a dare un'idea della magnificienza del luogo e delle idee che vi erano dietro:
. la biblioteca fu progettata per contenere 12'000 rotoli e servire da tomba monumentale per lo
stesso Gaio Giulio Celso;
. fu finanziata esclusivamente con fondi privati della famiglia;
. Gaio Giulio Celso era di Sardi, quindi un greco, ciò nonostante arrivò ai vertici del cursus honorum
romano;
. Nelle nicchie al piano terra sono inserite quattro statue: Sophia, Areté, Èunoia, Epistème
(Saggezza, Virtù, Benevolenza e Sapienza).
Biblioteca di Gaio Giulio Celso (II secolo d.C.) |
Teatro di Tauromenion (III secolo a.C.) |
... ancora mille anni dopo Cristo, c'erano genti e genti che vivevano solo in capanne di legno e fango e a cui non passava minimamente per la testa di spendere tempo, danaro e fatica per costruire edifici per gli occhi della mente.
Gli abitanti di Taormina, Efeso e di tutti quei villaggi primitivi erano "uguali" fra di loro.
Erano uguali sì, ma solo... "fuori".
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