Alcuni giorni fa, mentre guidavo, ho ascoltato l'intervista di Rete2 a Domenico Quirico.
Inviato de "La Stampa" in Siria, è stato rapito per 152 giorni, insieme a Bruno Piccinin, da "rivoluzionari" siriani. Quando ha finito di parlare volevo alzarmi in segno di rispetto (ma stavo guidando). Quirico ha parlato chiaro ed affrontato l'intervista con competenza, passione e raro coraggio (considerando l'abituale, sconfortante, livello del giornalismo italiano).
Intervista a Domenico Quirico; Rete2 Svizzera; 25 settembre 2013 |
. due anni fa la protesta siriana è partita dalla gente comune, stanca di un regime oppressivo;
. lui ha appoggiato, da subito, quella protesta;
. l'Occidente non ha fatto nulla (usa, ue, van rompuy, barroso, ashton, burocrati vari, ...);
. oggi, 2 anni dopo, la "rivoluzione" siriana è in mano a fondamentalisti islamici e a banditi da strada.
Ha anche parlato delle violenze gratuite e dello squallido comportamento dei "carcerieri". In cinque mesi, in una sola occasione, ha ricevuto un atto di umanità (quando, durante un "trasferimento", un Signore gli ha prestato il cellulare per chiamare casa).
* * *
Se non avete tempo di ascoltare tutta l'intervista, partite dal 16' e 18": "... sono rimasto molto stupefatto, quando sono tornato in Europa, e ho scoperto che il presidente obama aveva avuto la bella pensata di bombardare il regime di Assad, mi è sembrato veramente stravagante per un paese che ha commesso in politica estera degli errori talmente madornali da pensare che la politica estera di questo paese sia affidata veramente a degli imbecilli... allora pensare di diventare l'aviazione di Al Qaeda è così idiota che non poteva venire in mente a nessuno, tanto è vero che..."Al 17' 54" dice: "... la Siria, ancora per diversi anni, sarà il caos, una sorta di Somalia araba in mano a gruppi che vogliono ripristinare il califfato, avere a propria disposizione per la prima volta uno Stato... e di lì attuare il loro progetto, sbandierato urbi et orbi, di far rivivere il grande califfato del VI secolo che andava da Granada alla via della seta...".
"Dov'è il mio premio Nobel... anch'io ho bombardato della gente". |
Meditate gente... meditate! |
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