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giovedì 12 luglio 2012

Eppur... si capisce (quel che dicono).
Nel 1978, quando studiavo al Politecnico di Torino, dalla mia casa di Via Lancia si "prendeva" la televisione svizzera.
Mi accorsi con stupore che, guardando il telegiornale della TSI, ... si capiva quel che dicevano.


Se i telegiornali italiani parlavano il politichese per rendere incomprensibile con frasi volutamente fumose, disgustosamente vuote, abbagliantemente assurde, la vita politica e sociale italiana... sulla TV svizzera si riusciva a capire come stavano le cose.


Sono sessant'anni che l'Italia affonda nella melma dell'ipocrisia, della falsità e della negazione dell'evidenza. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
In questi sessant'anni, a parte pochi casi (Sciascia, Pasolini, Fallaci, Montanelli) gli intellettuali italiani hanno "brillato" per la loro pesante, colpevole, assenza.


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