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mercoledì 20 marzo 2013

"Differenze razziali/2" 
Nel precedente articolo, quando parlavo di popolazioni "primitive", mi riferivo ai Vichinghi.
Edward Rutherfurd, in "Sarum" (da leggere), quando racconta del loro assalto al monastero di Lindisfarne, ne tratteggia la fantasia. Con il supplizio dell'aquila spaccavano lo sterno (ascia bipenne), estraevano i polmoni e li gettavano sulle spalle... proprio come fossero ali.

Vichinghi
Ma erano poi così "primitivi" questi vichinghi? Considerando le loro competenze tecnologiche (costruzioni navali, metallurgia, tessitura, arti nautiche, etc...) non lo erano affatto.


Se consideriamo, invece, altri parametri lo erano in modo totale.
Mentre loro continuavano a perdersi dietro a superstizioni e violenza, altre razze (i Greci più di mille anni prima di loro) concepivano, a spiegazione dell'Universo, i Quattro Elementi, gli Atomi, il "Conosci Te Stesso", la "Teoria delle Idee" e tant'altro. Se i Vichinghi non erano quindi primitivi in termini utilitaristici, lo erano in termini culturali. La loro epopea, la fiammata, durò due secoli, solo due secoli. E dopo?
Dopo vennero inghiottiti dalle idee di Anassimene di Mileto, Democrito di Abdera, Empedocle di Agrigento, dalle concezioni dell'uomo di Socrate, Platone, Aristotele e di tutti quelli che avevano sparso per il mondo Teatri, Biblioteche, Acquedotti e Bagni Pubblici.
E' per questo che gli integralisti, (arabi, ma non solo) sul lungo termine non potranno che perdere.



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