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lunedì 8 aprile 2013

"Laboratorio/1" 
Da bambino, per indole o per educazione, pensavo che l'Umanità fosse intrinsecamente buona.
Sì, è chiaro, c'era il lupo cattivo, etc... ma, causa il mio ottimismo, erano concetti e figure, remote, quasi irreali. Adesso, dopo tante sberle date e ricevute, dopo tanti libri letti e riletti, la penso in modo diverso.
Laboratorio di Letteratura, Abbazia di Sankt Gallen, Schweiz
Se "anime" fetide come Hitler, Stalin, Videla, Pol Pot, Pinochet, Idi Amin Dada, Mao Ze Dong, Bokassa, le centrali spionistiche americane, i gruppi di potere occulto di vario colore e fetore e gentaglia simile hanno potuto seminare milioni di morti e indicibili sofferenze è grazie alla facilità di reclutamento dei vari Eichmann, i travet dell'orrore. Per la banalità del male, come scrisse Hannah Arendt.
Hannah Arendt
"Le anime morte", Nikolaj Vasil'evič Gogol'
"Se questo è un uomo", Primo Levi
"Diario", Anna Frank
"La banalità del male", Hannah Arendt
"Arcipelago Gulag", Aleksandr Solženicyn
"Il Maestro e Margherita", Michail Afanas'evič Bulgakov
"Il giorno della civetta", Leonardo Sciascia
e tanti altri libri ancora mi hanno fatto cambiare idea su questa Umanità... miscuglio pieno di fumo e di vento.

L'umanità alla nascita non è garantita. Va coltivata ogni singolo giorno che passiamo su questo pezzo di pietra. 


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