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venerdì 6 settembre 2013

"Vincere e Capire".
Non potremo mai vincere, ma possiamo tentare di capire.
Basta porsi qualche domanda: "Come va il mondo?", "E la Natura? L'acqua? L'aria? Le altre specie viventi?", "A chi giova?", "C'è coerenza fra parole e fatti?", "Quel che vanno ripetendo fino alla nausea ha migliorato la situazione?", "Il bell''oratore, il grande comunicatore, ci sta dicendo: "Armiamoci e partite"? o ci mette il faccione in proprio? (come han fatto Horáková, Mandela, Sablin, Malala, Bouazizi, ...), "A chi giovano le grandi concentrazioni? (UE, Supermultinazionali, Globalizzazione,...)?", "Cosa posso fare per togliermi qualche cappio dal collo?", "Quel che sto per comprare mi serve veramente? ha senso?", "Comprare dal pesce grande o dal pesce piccolo? Seltz e limone o lattina?", ...
Ne "Il portiere di notte" Liliana Cavani mostrava come, spesso, i migliori alleati dei carnefici siano le stesse vittime. E' incredibile pensare quanto potere potremmo togliere ai prun da li beli braghi bianchi accendendo, semplicemente, il cervello, recuperando la capacità di stupirsi.
*   *   *
Giorgio Gaber, tempo fa, cantava: "...libertà è partecipazione...".

GG
Prima di partecipare, però, bisogna capire, altrimenti si rischia di ritrovarsi dalla parte sbagliata.


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