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venerdì 10 maggio 2013


"Восстание, Rivolta"
Ho finito di scrivere il mio secondo libro, "Rivolta".
Non sono uno storico di professione, ma ciò non toglie che ami la Storia e una delle sue naturali conseguenze: la Politica. Il libro è, innanzitutto, un atto di affetto verso gli oppressi. E' anche un omaggio al popolo russo per essere stato capace di partorire una delle più grandi rivoluzioni sociali di tutti i tempi. Sappiamo, purtroppo, come è andata a finire, e il libro vuole rendere onore ai martiri, quasi sempre sconosciuti, della verità e del coraggio.

Rivoluzione di febbraio (1917)
(Lenin a Zurigo, gen 1917: "Ho paura che la nostra generazione non vedrà la rivoluzione in Russia").

Vladimir Il'ič Uljanov, Lenin, pur non comparendo in prima persona, è uno dei personaggi centrali dell’opera.  Superando il “contorno” storico e politico, ho cercato di seguire la sua vicenda affidandomi a poche “forze fondamentali” (l'Umanità, la Logica e il Buonsenso). Ne emerge alla fine un triplo ritratto: quello rivoluzionario, quello politico e quello umano.

Colpo di stato di ottobre


 

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