Translate

martedì 2 luglio 2013

"Antimilitarismo/2".
"L'uomo che verrà" è un bellissimo film del 2009 di Giorgio Diritti. Ambientato nel 1944, racconta gli eventi antecedenti la strage di Marzabotto visti attraverso gli occhi di una bambina di otto anni. Il film è stato girato a Radicondoli in provincia di Siena e a Monte San Pietro in provincia di Bologna.

"L'uomo che verrà" di Giorgio Diritti, 2009
I partigiani uccidono a sangue freddo un soldato tedesco.
Automatica e spietata la rappresaglia nazista. Donne, vecchi e bambini vengono rastrellati e rinchiusi in una chiesetta di campagna. Una notte, lunga e straziante, per le vittime predestinate che all'alba saranno massacrate. Il regista, molto bravo, riesce a rendere, con misura, lo stato d'animo.

Pacifismo?
Mentre guardavo il film, scrutavo intorno. Se avessi chiesto in quel momento agli spettatori: "Vorreste che degli altri soldati difendessero quella povera gente attaccando i tedeschi? Sono sicuro che la stragrande maggioranza avrebbe risposto di sì.
L'antimilitarismo, a mio avviso, è un'ingenuità. Il problema non sono nè la Forza, nè gli Eserciti. Il problema è l'uso che se ne fa.
Il coltello resta un coltello, sia che si tagli la gola a un uomo, sia che lo si usi per dividere il pane.


Nessun commento:

Posta un commento