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sabato 1 giugno 2013

"6 minuti e 15 secondi" e "9 minuti e 25 secondi".
Domani sarà la 67^ festa di questa Repubblica costata sangue, sudore e immensi sacrifici.
Un giorno prima voglio rendere omaggio alle sue vere anime.
Domani alle celebrazioni, in pompa magna, su palchi, piedistalli, tribune e buffet a eterno sbafo, si affolleranno invece quelli che l'hanno affossata. Si accalcheranno gli squallidi politicanti che hanno ridotto questa Repubblica al miserevole "stato" attuale.

* * * 
Vi consiglio di ascoltare le due interviste a Paolo Borsellino perchè danno uno spaccato del modo di pensare, e di "vivere", di questi uomini che hanno accettato, ben coscienti, le estreme conseguenze delle loro scelte. Nomi e visi che non possiamo e non dobbiamo dimenticare.
L'intervista, registrata poche settimane dopo la morte di Giovanni Falcone (e poche settimane prima della sua stessa morte) traccia una sorta di guado i cui massi sono, fra i tanti altri altri, Ninni Cassarà, Beppe Montana, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Cesare Terranova, Pietro Scaglione, Pio La Torre, Libero Grassi, Rosario Livatino,...  
Questi uomini, come  solidi appoggi, ci aiutano a passare dalla sponda della barbarie a quella di una più umana, civile, convivenza. Anche se ci vorrà molto tempo, anche se potrebbe non succedere mai, bisogna tenere viva la speranza. Ucciderla significherebbe suicidarci ogni giorno che passa e ammazzare una seconda volta quelli che sono già caduti. 

Intervista a Paolo Borsellino (9' 25")
Poche settimane dopo quell'intervista Paolo Borsellino fiorì, come un sasso, in mezzo al guado. Anche questa è Sicilia
19 luglio 1992
Sin da bambino ho pensato che i mafiosi sono dei poveracci, degli esseri strutturalmente ignoranti, attanagliati da una paura antica che per tutta la vita impedirà loro di intravedersi l'anima. La loro religiosità quando imbracciano crocifissi e santini, invece di mitra e lupara, è infantile superstizione.

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Anche questa è Sicilia.
La Sicilia brilla di tanti, troppi, eroi per forza. Nell'eterna lotta fra il bene e il male rappresentano i profumi, i colori e la musica del ricordo. Dall'altra parte, da quella dei mafiosi, non c'è che tanfo, grigiore e squallidi resti di vite sprecate.


1 commento:

  1. Che dire......semplicemente che non si può non concordare con quanto sopra...

    Vinicio.

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