Domani sarà la 67^ festa di questa Repubblica costata sangue, sudore e immensi sacrifici.
Un giorno prima voglio rendere omaggio alle sue vere anime.
Domani alle celebrazioni, in pompa magna, su palchi, piedistalli, tribune e buffet a eterno sbafo, si affolleranno invece quelli che l'hanno affossata. Si accalcheranno gli squallidi politicanti che hanno ridotto questa Repubblica al miserevole "stato" attuale.
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L'intervista, registrata poche settimane dopo la morte di Giovanni Falcone (e poche settimane prima della sua stessa morte) traccia una sorta di guado i cui massi sono, fra i tanti altri altri, Ninni Cassarà, Beppe Montana, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Cesare Terranova, Pietro Scaglione, Pio La Torre, Libero Grassi, Rosario Livatino,...
Questi uomini, come solidi appoggi, ci aiutano a passare dalla sponda della barbarie a quella di una più umana, civile, convivenza. Anche se ci vorrà molto tempo, anche se potrebbe non succedere mai, bisogna tenere viva la speranza. Ucciderla significherebbe suicidarci ogni giorno che passa e ammazzare una seconda volta quelli che sono già caduti.
Intervista a Paolo Borsellino (9' 25") |
19 luglio 1992 |
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Anche questa è Sicilia.La Sicilia brilla di tanti, troppi, eroi per forza. Nell'eterna lotta fra il bene e il male rappresentano i profumi, i colori e la musica del ricordo. Dall'altra parte, da quella dei mafiosi, non c'è che tanfo, grigiore e squallidi resti di vite sprecate.
Che dire......semplicemente che non si può non concordare con quanto sopra...
RispondiEliminaVinicio.